Unire la Sinistra. Un tema che mi è molto caro. Secondo me occorrono due condizioni: la prima è che il Pd scelga di essere una forza di sinistra, abbandonando il moto ondivago che lo ha fatto oscillare spesse volte verso i montezemoli e i prefetti e i confindustriali. La seconda è che i comunisti puri capiscano che la strada giusta per un partito moderno di sinistra è quella indicata da Bertinotti e proseguita, con successo, da Vendola. Il voto ha detto cose molto importanti. Intanto, che chi vota a Sinistra vuole forze e uomini di sinistra (le bocciature dei candidati moderati del Pd a Milano come a Napoli come a Cagliari non sono state un "incidente di percorso", ma un segnale preciso nella direzione che ho detto). Poi, che Berlusconi sta morendo (politicamente). Le sue ridicole pantomime sui palchi della campagna elettorale, grazie al Cielo, non incantano più. Inoltre, le elezioni larghe di Pisapia a Milano e di De Magistris a Napoli hanno un elevatissimo valore simbolico: significano che la gente si è stufata di sentirsi ripetere all'ossessione che i comunisti e i magistrati sono il pericolo numero uno per la democrazia e la libertà. Non ci crede più nessuno. Forse, a parte alcuni esagitati, nessuno ci ha mai creduto davvero; però in molti pensavano che valesse la pena dare credito ad un uomo che meglio di chiunque altro, inizialmente, usando trucchi da consumato magician, seppe sfruttare la voglia fortissima di novità che corse l'Italia dopo la fine della prima repubblica. Ancora una cosa: finalmente anche questa bufala dell'antipolitica è rimasta in mutande. Milioni di elettori e migliaia di cittadini per le strade e le piazze, animati tutti dalla voglia di partecipare attivamente al cambiamento, hanno detto chiaramente che ogni atto, decisione e volontà diretta al miglioramento e al progresso non può essere che politico, non può avvenire che per via politica. Non bisogna demolire la politica, bisogna renderla pulita.
"i comunisti puri capiscano che la strada giusta per un partito moderno di sinistra è quella indicata da Bertinotti e proseguita, con successo, da Vendola", tradotto: "i comunisti puri diventino impuri". Nessuno ha mai creduto esistesse il pericolo comunista in Italia, neanche quando c'era Breznev. Però molti hanno creduto che Berlusconi avrebbe cambiato l'Italia, in un modo qualunque, che a me non sarebbe piaciuto, ma cambiato. Non è riuscito neanche a fare la dittatura che molti lo accusano di voler fare. Non l'ha fatto e ora ne paga le conseguenze.
Ecco, appunto: fino a quando il Pd sarà anche il partito di chi si duole di una mancata dittatura berlusconiana, l'unità della sinistra italiana rimarrà un sogno. Noi comunisti "impuri" non vogliamo farla con i democratici fasulli.
Intanto è cambiato il vento del consenso, nonostante una sfida mediatica che continua ad essere impari. Se poi tra qualche mese (o anno) ci sarà stato realmente un cambio di marcia quanto a programmi, politiche economiche e sociali ecc., tanto meglio. Se invece tutto rimarrà come prima, peggio per noi. Ma almeno dobbiamo giocarci la carta della speranza, no? Comunque, non mi sembra poco, per limitarci alla Sardegna, che il centrodestra abbia perso il governo di città come Cagliari e Olbia...
Cara Denise, certo che te lo spiego, non è cambiato niente, come in Spagna. Mauro meno male hai l'elmetto. Francesco hai ragione. Mi sa che la lotta tra noi sarà dura. La vittoria si vede alla fine e allora goooooooooooooooooooooo
Mi rimetto in tutto alla risposta data da Dies a Denise. Non sono d'accordo, di conseguenza, con l'anonimo (o anonima?) che qui sopra si dice sicuro che non sia cambiato niente... E aggiungo che se ci sarà lotta dura tra Sinistra e Pd la faremo, anche se a me dispiacerebbe molto: tra noi progressisti vorrei l'unità.
E questo è solo l'inizio...ora bisogna unire la sinistra. Ci riusciremo!
RispondiEliminaio mi sono già messo l'elmo di Scipio.
RispondiEliminae ho unito la sinistra, con la destra.
Unire la Sinistra. Un tema che mi è molto caro.
RispondiEliminaSecondo me occorrono due condizioni:
la prima è che il Pd scelga di essere una forza di sinistra, abbandonando il moto ondivago che lo ha fatto oscillare spesse volte verso i montezemoli e i prefetti e i confindustriali.
La seconda è che i comunisti puri capiscano che la strada giusta per un partito moderno di sinistra è quella indicata da Bertinotti e proseguita, con successo, da Vendola.
Il voto ha detto cose molto importanti. Intanto, che chi vota a Sinistra vuole forze e uomini di sinistra (le bocciature dei candidati moderati del Pd a Milano come a Napoli come a Cagliari non sono state un "incidente di percorso", ma un segnale preciso nella direzione che ho detto).
Poi, che Berlusconi sta morendo (politicamente). Le sue ridicole pantomime sui palchi della campagna elettorale, grazie al Cielo, non incantano più.
Inoltre, le elezioni larghe di Pisapia a Milano e di De Magistris a Napoli hanno un elevatissimo valore simbolico: significano che la gente si è stufata di sentirsi ripetere all'ossessione che i comunisti e i magistrati sono il pericolo numero uno per la democrazia e la libertà. Non ci crede più nessuno. Forse, a parte alcuni esagitati, nessuno ci ha mai creduto davvero; però in molti pensavano che valesse la pena dare credito ad un uomo che meglio di chiunque altro, inizialmente, usando trucchi da consumato magician, seppe sfruttare la voglia fortissima di novità che corse l'Italia dopo la fine della prima repubblica.
Ancora una cosa: finalmente anche questa bufala dell'antipolitica è rimasta in mutande. Milioni di elettori e migliaia di cittadini per le strade e le piazze, animati tutti dalla voglia di partecipare attivamente al cambiamento, hanno detto chiaramente che ogni atto, decisione e volontà diretta al miglioramento e al progresso non può essere che politico, non può avvenire che per via politica.
Non bisogna demolire la politica, bisogna renderla pulita.
"i comunisti puri capiscano che la strada giusta per un partito moderno di sinistra è quella indicata da Bertinotti e proseguita, con successo, da Vendola", tradotto: "i comunisti puri diventino impuri".
RispondiEliminaNessuno ha mai creduto esistesse il pericolo comunista in Italia, neanche quando c'era Breznev. Però molti hanno creduto che Berlusconi avrebbe cambiato l'Italia, in un modo qualunque, che a me non sarebbe piaciuto, ma cambiato. Non è riuscito neanche a fare la dittatura che molti lo accusano di voler fare.
Non l'ha fatto e ora ne paga le conseguenze.
Ecco, appunto: fino a quando il Pd sarà anche il partito di chi si duole di una mancata dittatura berlusconiana, l'unità della sinistra italiana rimarrà un sogno. Noi comunisti "impuri" non vogliamo farla con i democratici fasulli.
RispondiEliminaavanti con gli idranti!
RispondiEliminaQualcuno potrebbe spiegarmi cosa è davvero cambiato? Grazie.
RispondiEliminaIntanto è cambiato il vento del consenso, nonostante una sfida mediatica che continua ad essere impari. Se poi tra qualche mese (o anno) ci sarà stato realmente un cambio di marcia quanto a programmi, politiche economiche e sociali ecc., tanto meglio. Se invece tutto rimarrà come prima, peggio per noi. Ma almeno dobbiamo giocarci la carta della speranza, no? Comunque, non mi sembra poco, per limitarci alla Sardegna, che il centrodestra abbia perso il governo di città come Cagliari e Olbia...
RispondiEliminaCara Denise, certo che te lo spiego, non è cambiato niente, come in Spagna.
RispondiEliminaMauro meno male hai l'elmetto.
Francesco hai ragione.
Mi sa che la lotta tra noi sarà dura.
La vittoria si vede alla fine e allora goooooooooooooooooooooo
Mi rimetto in tutto alla risposta data da Dies a Denise.
RispondiEliminaNon sono d'accordo, di conseguenza, con l'anonimo (o anonima?) che qui sopra si dice sicuro che non sia cambiato niente... E aggiungo che se ci sarà lotta dura tra Sinistra e Pd la faremo, anche se a me dispiacerebbe molto: tra noi progressisti vorrei l'unità.