Ogni tanto capita ancora di trovarsi davanti alla tv e di lasciarsi assorbire da ciò che accade.
Raramente, a dire il vero. Perché credo che le attrattive del mezzo si siano esaurite, o meglio, che il target di riferimento vada restringendosi sempre più. Viene perciò quasi naturale leggere nella recente querelle contro la tv un patetico tentativo di ridestare l'interesse del grande pubblico. Come il crack di Morgan pro Sanremo.
Insomma, si tratta semplicemente del fallimento di un'industria ed è quindi comprensibile il panico di chi ci lavora. Anche perché temo che il processo sia irreversibile, un po' come quando finisce l'attrazione tra due persone. E mantenendo lo stesso termine di paragone, entra in ballo anche qui, come là, un ulteriore elemento: l'altro, appunto. Chi? Internet, naturalmente, il mondo delle meraviglie: l'offerta è superiore in quantità e qualità, la fruizione è molto più democratica e l'interazione è garantita; una piccola e malmessa finestrella sul cortile contro un panorama mondiale stimolante, ricco, sempre nuovo.
Nessuna competizione, dunque.
Tuttavia, una fetta di costume italiano passa ancora attraverso gli schermi televisivi. E sono ben felice di esprimere in tutta libertà la mia indifferenza di fronte all'assenza dei cosiddetti talk show di approfondimento politico. Anche perché non ne ho mai avvertito la presenza. E anche perché chi guarda quei programmi solitamente mi annoia a morte.
Comunque, quando ieri in un momento di distrazione dai miei importantissimi affari esistenziali mi sono trovata davanti alla tv (chi scrive in un blog super serio non può mica scegliere di guardare la tv, al massimo ci capita davanti, no?), è stato un vero piacere cenare con lo spettacolo di bellissimi ragazzi danzanti, veri, per niente interessati a farti accettare la loro visione del mondo, schietti, ottimisti, pieni di gioia di vivere. Alla fine, esteticamente appagata e di buonumore, ho pensato: è sempre merito di Maria!
Denise Pisanu
Io l'anno prossimo parteciperò ad Amici, categoria ballerini...
RispondiEliminaMaria De Filippi è l'emblema della società del nulla, l'inventore della realtà alternativa, luminosa, fatta di adolescenti e ragazzi che vogliono imparare a cantare, ballare, recitare, ma solo protetti nel grembo di Maria Mediaset. Mentre la realtà vera va a rotoli, negli studi televisivi si srotolano ormoni e grassi in eccesso esposti come carne fresca nei banchi del mercato. La tv continua ad essere il mezzo più potente di propaganda, altro che internet. Qui si dicono e infiocchettano bei discorsi, ma, cara Denise, 100.000 persone d'accordo non cambiano le cose di un millimetro.
RispondiEliminaDr. Phibes
Son contenta perchè non sei impegnativa
RispondiEliminaDa una parte abbiamo il 730 di Tremonti dall'altra Maria , Alessandro Soddu o Francesco Obinu salvateci e scrivete qualcosa di costruttivo.
RispondiEliminaanonimo 1: tanti auguri, beato!
RispondiEliminaanonimo 2: che noia!
anonimo 3: faccio il possibile.
anonimo 4: quanti nomi! un commento costruttivo, grazie
Denise Pisanu
anonimo 4, cosa intendi per "costruttivo"? tu, Denise, cosa intendi per "commento costruttivo"?
RispondiEliminacosa bisogna costruire, di grazia? anzi, di Grazia (un giornale poco costruttivo?)
anonimo 5: emh!
RispondiEliminaanonimo 5 -per gli amici emh- nel Denisecabolario, troverai tutto quello che serve per tradurre dall'ironia all'italiano e quindi anche certamente la definizione più azzeccata di "commento costruttivo". In alternativa puoi rivolgerti al Pdl che crea dei neologismi normativi assai esilaranti quale decreto interpretativo. Anche loro in quanto ad ironia (ehia), non scherzano!
RispondiEliminaAnonimo 6
"c'è sempre chi semina bene e razzola male", disse qualche giorno fa uno dei ragazzi di Maria Mediaset, a dimostrazione del fatto che non siamo di fronte all'esaltazione della cultura popolare più incolta ma siamo addirittura più in basso, in un inferno in cui anche il populismo ha qualcosa da perdere. La causa però non è da cercare in quella fetta d'Italia che si lascia inebetire, bensì nel fatto che non si conosca una via di mezzo tra i filodefilippiani estremisti e quegli italiani che vogliono a tutti i costi sentire che tutto va male, che non abbiamo tempo per ballare e per cantare, che non abbiamo tempo per ridere, perdindirindina,dobbiamo parlare di Tremonti!
RispondiEliminaIl post ha provato a inserirsi a metà strada, alcuni commenti dimostrano che è inutile provarci.
a me piace ballare, da sola e in compagnia, ma senza l'aiuto di Maria
RispondiEliminaMa a me ballare con Maria non dispiace. Non per niente Rino Gaetano e poi gli Art. 21 gli hanno dedicato una canzone.
RispondiEliminaGrandissimo post, Denise. Ricco di ironia e pungente come sempre.
Complimenti a tutti gli autori di Dies. Andate avanti così.
Anonimo 6, detto fan di Dies
Ahi il conflitto di interessi!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBello così eeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhh.
Un po' delusa.