La vittoria sanremese per La Maddalena, con tanto affetto da parte degli “Amici”. Poi una maglietta con la scritta a caratteri cubitali “Forza L’Aquila”, direttamente dal palcoscenico dell’Isola dei famosi… E i giochi sono fatti!
Per la gioia di chi non ha voglia di pensare e di impegnarsi. Costa fatica impegnarsi. Meglio dedicarsi a qualcosa di non impegnativo. La possibilità di scelta è ampia.
Intanto nell’arcipelago sono tutti in festa per il trionfale ritorno a casa dell’ugola d’oro “made in Berlusconia”. Il mega center della signora Marcegaglia porterà tanti quattrini soltanto alla signora medesima? Maddalena e Sardegna avranno solo le briciole, come sempre, come ormai si deve intendere quando si parla di sviluppo per questa regione?
Pazienza! Possiamo farci sopra un po’ di ironia e passerà tutto anche questa volta, no?
Del resto l’argomento si presta molto bene: pensate (ma non troppo, per carità…) che la Regione sarda, cioè tutti noi (compresi quelli che trovano troppo faticoso impegnarsi), dovrà pagare quasi mezzo milione di euro all’anno di ICI. La signora Marcegaglia farà i soldi a palate e noi le pagheremo la bollettona. Non è fantastico?
Per quanto riguarda L’Aquila, non so se i suoi cittadini si siano lasciati incantare dalle lusinghe della Raidue, un tempo filo-Craxi e oggi ovviamente filo-Tupet. Avevano molte macerie da portar via con le loro carriole, visto che ha dimenticato di farlo la Protezione civile.
Niente paura però, anche qui lo spunto ironico lo troviamo: infatti “Forza L’Aquila” è un incitamento a ripulirsi la città da soli, mica altro!
Adesso, sperando di non disturbare troppo, vorrei tornare un attimo serio. Ma solo un attimo, giuro. Per dire che la TV ha il potere, eccome se ce l’ha, di influenzare la mentalità e i comportamenti sociali. Chi pensa il contrario secondo me sbaglia, per un motivo molto semplice: la TV non è un mezzo di comunicazione neutro, perché qualcuno la controlla. E in un paese dove non esiste una legge che impedisca il conflitto di interessi, la TV diventa un’arma di consenso implacabile.
Forse, in attesa che i tele-ballerini salvino il pianeta, sarà il caso di impegnarsi un pochino anche nelle noiosissime cose serie.
Francesco Obinu
Per la gioia di chi non ha voglia di pensare e di impegnarsi. Costa fatica impegnarsi. Meglio dedicarsi a qualcosa di non impegnativo. La possibilità di scelta è ampia.
Intanto nell’arcipelago sono tutti in festa per il trionfale ritorno a casa dell’ugola d’oro “made in Berlusconia”. Il mega center della signora Marcegaglia porterà tanti quattrini soltanto alla signora medesima? Maddalena e Sardegna avranno solo le briciole, come sempre, come ormai si deve intendere quando si parla di sviluppo per questa regione?
Pazienza! Possiamo farci sopra un po’ di ironia e passerà tutto anche questa volta, no?
Del resto l’argomento si presta molto bene: pensate (ma non troppo, per carità…) che la Regione sarda, cioè tutti noi (compresi quelli che trovano troppo faticoso impegnarsi), dovrà pagare quasi mezzo milione di euro all’anno di ICI. La signora Marcegaglia farà i soldi a palate e noi le pagheremo la bollettona. Non è fantastico?
Per quanto riguarda L’Aquila, non so se i suoi cittadini si siano lasciati incantare dalle lusinghe della Raidue, un tempo filo-Craxi e oggi ovviamente filo-Tupet. Avevano molte macerie da portar via con le loro carriole, visto che ha dimenticato di farlo la Protezione civile.
Niente paura però, anche qui lo spunto ironico lo troviamo: infatti “Forza L’Aquila” è un incitamento a ripulirsi la città da soli, mica altro!
Adesso, sperando di non disturbare troppo, vorrei tornare un attimo serio. Ma solo un attimo, giuro. Per dire che la TV ha il potere, eccome se ce l’ha, di influenzare la mentalità e i comportamenti sociali. Chi pensa il contrario secondo me sbaglia, per un motivo molto semplice: la TV non è un mezzo di comunicazione neutro, perché qualcuno la controlla. E in un paese dove non esiste una legge che impedisca il conflitto di interessi, la TV diventa un’arma di consenso implacabile.
Forse, in attesa che i tele-ballerini salvino il pianeta, sarà il caso di impegnarsi un pochino anche nelle noiosissime cose serie.
Francesco Obinu
il mio sogno è ballare il tip-tap, quello di molti evidentemente è il lip-lap: facciano pure, ma poi non chiedano i danni, peccatori!!!!!
RispondiEliminaFinalmente! Che sollievo!
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