venerdì 12 marzo 2010

Società. Il silenzio degli innocenti





La recente eliminazione del Milan dalla Champions League ha dato occasione ai giocatori e dirigenti rossoneri di sfoggiare la proverbiale mancanza di cultura sportiva. Tronfi e sorridenti quando si vince, mogi e indisponibili alle interviste quando si perde, in barba ai doveri verso quelle televisioni cui devono i loro stessi lauti guadagni. Hanno fatto eccezione l’allenatore Leonardo e il vicepresidente Galliani. Il primo elegante quanto contraddittorio nell’accettare la sconfitta e rifiutare di analizzare tecnicamente la partita, di fatto però facendolo (seppur a malincuore). Il secondo, come da copione, lesto a presentare una lettura altra della vicenda, tirando in ballo cioè il “calcio italiano” e la sua inferiorità rispetto a quello inglese (nonostante l’eliminazione della Juventus e della Fiorentina fosse venuta dal Bayern e quella della Roma dal Panathinaikos; quella dell’Inter chissà), addebitando la cosa all’assenza in Italia degli stadi di proprietà e ai guadagni stratosferici del Manchester. Ho visto che oggi su “Repubblica” Fabrizio Bocca ha sottolineato la presa di posizione di Galliani, che suona ridicola alla luce di due fatti evidenti: 1) il suo datore di lavoro da qualche anno controlla direttamente o indirettamente Governo, Regione Lombardia e Comune di Milano; se in tutto questo tempo il Milan non è riuscito a dotarsi di uno stadio privato la colpa sarà forse della magistratura di sinistra? 2) le entrate del Manchester sono compensate da una montagna di debiti, che non ne fanno certo un modello da imitare. Sarebbe stato sufficiente dire che la squadra inglese ha giocato meglio, che è più forte e quindi ha vinto. Punto. Nel calcio succede così dalla notte dei tempi. Anzi, qualche volta capita che vinca il peggiore, il più fortunato o il disonesto. L’Italia è in nomination per tutte e tre le categorie. Nel diverbio tra Silvio Berlusconi e Rocco Carlomagno mi ha colpito invece una frase del presidente del Consiglio: “capisco perché lei è così arrabbiato: la mattina si guarda allo specchio, si vede così brutto e si rovina la giornata”. Decisamente di cattivo gusto. Mi sono ricordato quando l’avevo già sentita quella frase: Berlusconi a Soru durante la campagna elettorale per le elezioni regionali, quando prestò la sua faccia a Cappellacci. Sta succedendo la stessa cosa nella sfida Bonino-Polverini. Povera Emma.

Alessandro Soddu

10 commenti:

  1. Ma ieri sera Moratti o Mourinhi sono andati in tv a commentare sportivamente, elegantemente petroliariamente il 3 a 1 del Catania sull'Inter?

    RispondiElimina
  2. Caro/a tifoso/a permaloso/a y pentito/a,
    mi risulta che presidente, allenatore, dirigenti e giocatori dell’Inter abbiano rilasciato interviste “a caldo” anche dopo le più rovinose sconfitte. Che Mourinho sia un istrione (alla Aznavour?) e più spesso un cafone è altro discorso e non cambia comunque la sostanza della cosa e la lettura del post: da quella parte lì, che si tratti di calcio o di politica, arriva solo arroganza. Che poi si possa godere delle disgrazie (sportive) altrui è altra cosa e sinceramente lascia il tempo che trova.
    Con meus millors desitjos
    Adeu

    RispondiElimina
  3. Caro Adeu il francese m'ispira.

    RispondiElimina
  4. Credo che Galliani non sia mai stato in grado di fare un'analisi calcistica obiettiva che prescindesse dalla sua passione di tifoso e dalla sua passione per gli affari. Però credo anche che le dichiarazioni post e pre-partita più ridicole e meno eleganti provengano - da circa un anno - dall'altra squadra di Milano. E ho una certezza che deriva invece da anni e anni di mercoledì chiassosi al bar: la caciara fa bene al calcio. E il calcio alle ossa, probabilmente.

    Dendesia

    RispondiElimina
  5. prima non volevo precisare ma poi...insomma, non è francese. così come non lo è Mourinho e a ben vedere Aznavour.

    RispondiElimina
  6. Meno male che hai precisato.
    Che dire!!!Pisanti!!!

    RispondiElimina
  7. Marta Maccioccu (3),(7).

    RispondiElimina
  8. Il calcio non esiste più, esistono solo i soldi! Il resto sono solo sterili discussioni da bar.

    Un giocatore di dama

    RispondiElimina
  9. Caro desertico non sei attento.

    RispondiElimina