Dev'essere successo questo, ne sono sicura. Ad un certo punto, più o meno dopo la vicenda di Moggi & co., molti (troppi) hanno cominciato a ragionare così:
ma perché appassionarci al calcio che tanto è finto e poi c'è solo la domenica e, al massimo, il mercoledì? E gli altri giorni cosa facciamo? Pensiamo ai nostri casini, alla nostra vita? Ma siamo matti? Appassioniamoci alla politica, esprimiamo pareri su quella! Da allenatori a opinionisti politici, perché no? Ci vuole forse qualche competenza? Pensa, saremmo impegnati tutta la settimana! I giornali, le tv, i blog e le radio ci fornirebbero materiale ogni secondo, non ci sentiremmo mai disoccupati o depressi. E poi avremmo un sacco di argomenti per le cene, per le pause caffè, per le nostre chiacchierate su skype, per formare nuovi gruppi su facebook. Ma perché non ci abbiamo pensato prima? Passiamo da "fallo da ultimo uomo dunque espulsione" a "questo decreto è anticostituzionale" e allora facciamo 3 manifestazioni, esprimiamo tutti la nostra indignazione, in coro possibilmente, ci facciamo due risate su Berlusconi, due sui comunisti, sconfiniamo con le minchiate fino ad invocare il sacrosanto diritto di opinione e … aspe', chi era Formigoni? Non me lo ricordo mai. Però credo che il fallo da ultimo uomo preveda l'espulsione.
Sì, è andata così.
Denise Pisanu
e tutto d'un tratto il CORO: "pasta del capitano"
RispondiEliminaNon va mai bene nulla, eh?
RispondiEliminaBel post..
RispondiEliminaConcordo con il secondo anonimo (perchè tre italiani su quattro non hanno nome?), ma trovo che il post sia divertente e realistico, come sempre.
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