mercoledì 16 marzo 2011

Armatevi, ma non partite



L’altro giorno, guardando la Gelmini da Fabio Fazio (il Bruno Vespa del centrosinistra) ho notato come al di là dell’antipatia cristallina, il ministro dicesse delle cose precise: concetti, cifre, decisioni. Tutto discutibile, però concreto. Poi ho pensato alla lunga stagione di proteste. Alla mia partecipazione come ricercatore alle mille iniziative. Alla solidarietà diffusa (almeno in apparenza, o forse neanche in apparenza). Al fatto che l’invito a “resistere” sia venuto dagli stessi vertici dell’Università, di molti atenei almeno. Fino alla promulgazione della legge, che è diventata “la n. 240”. Che come un profumo di Chanel ha cominciato a diffondere una fragranza di restaurazione. Improvvisamente ho pensato al sempiterno incitamento alla gioventù, con una variante che assomiglia tanto ai pacchi di Bonolis: “scavicchi ma non apra”.

Alessandro Soddu

5 commenti:

  1. Riguardo alla concretezza delle argomentazioni gelminiane volevi dire "concretamente fumose"?
    Perché lì sotto c'è il nulla e tu, ricercatore di belle speranze ma di oscuro futuro, dovresti averlo intuito...

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  2. No no indendeva quello che ha scritto ed è innegabile che belle o brutte ci appaiano le argomentazioni dei Destri sono sempre più spesso solide o almeno meno molli di noi Sinistri (anche se tu non condividi che io mi definisca di Sinistra). La cosa preoccupante è che anche la Gelmini e non solo Tremonti (al quale tutti riconoscono almeno alcune qualità professorali) appaia "consistente" più di noi che apriamo "grandi lotte contro la precarietà".

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  3. Mauro, credo che tu abbia colto la differenza principale tra i due schieramenti italiani (chiamarli destra e sinistra è davvero difficile): prendere decisioni sbagliate ma prenderle davvero e avere idee così così e non portarle avanti... Rispondere con un no secco a chiunque parli di unioni omosessuali da una parte,e rigurgitare i pallidi e cattolicamente condizionati D.I.C.O. dall'altra...

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  4. Qualcuno avrebbe voluto rispondermi "e quindi?". Qualcuno ha commentato interpretando un mio presunto o doveroso retropensiero. Qualcuno (con accento iniziale biscardiano) ha rivendicato la corretta esegesi del mio pensiero. E' bello rimanere in mare, con la bandiera in mano (in mano, la bandiera, non la chitarra) a guardare la riva. Gracias por su visita.

    A.S.

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