LIPPI. Mister Miliardo aveva chiuso in bellezza nel 2006. Doveva bastargli. Questa volta la sua personalissima tattica, convocare centomila giocatori per sceglierne 23 un minuto prima della scadenza per la comunicazione della lista alla Fifa, non ha funzionato. Comunque ha lavorato con scrupolo: ci ha pensato a lungo prima di scegliere i calciatori meno in forma, reduci da infortuni e protagonisti di un campionato opaco.
BUFFON. Se sei soggetto a colpo della strega, rimani a casa e fatti curare.
MARCHETTI. Lo hanno sacrificato, poi si sono dimenticati di comporre pietosamente il cadavere.
CANNAVARO. In pre-pensionamento da un anno, si è allenato con lamette e schiuma da barba, diventando abilissimo. Alla rasatura perfetta associa il liscio vellutato, dimentico del monito di Boskov: fuorigioco è quando arbitro fischia.
ZAMBROTTA. Escluso dalla campagna pubblicitaria della schiuma da barba a vantaggio di Cannavaro, ha voluto dimostrare sul campo di non essere da meno del capitano, andandoci molto vicino.
DE ROSSI. Mica male, quand'è lontano dal gioco.
GATTUSO e CAMORANESI. Un Mondiale da figuranti.
MARCHISIO. ...Chi è??
PEPE. Manca di sale. Corre e sbuffa ma combina poco. Come quando giocava nel Cagliari. Per fortuna restò un anno soltanto, poi arrivò Cossu, molto meglio (non secondo Mister Miliardo, ovviamente).
GILARDINO. Vedi Gattuso e Camoranesi.
IAQUINTA. Secondo Mister Miliardo è il miglior centravanti italiano... Poveri noi! A me ricorda Mario Gomez, della Germania, uno dei più grandi enigmi della storia del calcio mondiale: un tempo lo chiamavano “Supermario” ma non capisco perché, visto che quello del videogame si muove.
Francesco Obinu
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