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chi gioisce e chi soffre
DRAMMI UMANI
"passerotto non andare via..."_________________________________________________________________________________
...ma lui deve andare!
Destinazione Paradiso?
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Al di là del pene e del male
"Come dire...? sono soddisfazioni!"
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il Centonovelle
IL PIU' BRAVO DI TUTTI
E dunque se n'è andato. Qualche giorno fa, prima della famosa sparata sui ristoranti "sempre pieni", aveva affermato che nessun altro governo era possibile oltre il suo, perché nessun leader aveva la sua "autorevolezza", necessaria per guidare il paese attraverso la crisi in atto.
Diciott'anni sono passati così, tra la costante autocelebrazione di presunte qualità da grande statista e il nulla (o quasi) delle realizzazioni. Nella seconda Repubblica ha governato più a lungo di chiunque altro, ma non ha combinato niente di più dei tanto avversati D'Alema o Prodi. Quanto fosse tenuta in considerazione, non dico in Italia ma nel mondo, la sua "autorevolezza" lo dimostrano i titoli e gli articoli dei giornali e dei magazine più diffusi in Europa e in America: "ciao!" è la cosa più carina che hanno scritto su di lui.
La cosa migliore che avrebbe potuto fare, mentre la sua caduta appariva imminente ed ineluttabile, sarebbe stato tacere. Invece no; fino all'ultimo ha voluto parlarci di meriti inesistenti e di obiettivi raggiunti (nella sua fantasia). Fino all'ultimo videomessaggio: il volto cereo, l'eloquio stentato, il richiamo stucchevole al "paese che amo". Ancora le solite parole, le solite frasi che tutte insieme facevano e fanno, di totale, zero. La sua faccia plastificata e i suoi discorsi sono fatti della stessa materia: fintonite.
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VIVA L'ITALIA
(Francesco De Gregori)
Viva
l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia
del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 NOVEMBRE,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 NOVEMBRE,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
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Francesco Obinu
Ma quella chi è? La Merkel 25 anni fa?
RispondiEliminaE poi, ma come non ha fatto nulla o quasi? Non era un regime dittatoriale il suo?
RispondiElimina...oppure ben acconciata per una qualche occasione speciale.
RispondiEliminaF. O.
... una nullità, anche come dittatore.
RispondiEliminaF.O.
Ora che non c'è più si possono tirare le somme.
RispondiEliminaCOROLLARIO 1.
Le mie considerazioni su di lui sono state sempre ironiche e non politiche, perché sul piano politico egli non merita attenzione.
Chi si presenti ai cittadini elettori come candidato alla Presidenza del Consiglio con motivazioni del tipo: non possiamo permettere che il governo di questo paese finisca nelle mani dei comunisti; il comunismo ha fatto cento milioni di morti; e via dicendo - da parte mia non può avere credito politico.
COROLLARIO 2.
Siccome, evidentemente, non esiste alcuna correlazione tra i regimi dittatoriali ex-sovietico e cinese e i partiti della sinistra democratica italiana, chi dia credito politico a motivazioni di tal fatta, darebbe credito ad un demagogo populista.
F. O.