L'Italia frana, viene giù, cade. Crolla realmente e metaforicamente, che poi è lo stesso. Si spostano le montagne e deve intervenire la protezione civile. Quella che distrattamente affida appalti che poi scoppiano, passano da 1 a 100 milioni di euro in un battibaleno, perché ci sono da sistemare intere famiglie di parenti e amanti e interi sportclub esclusivi.
Su Repubblica di oggi il titolo è: servono 14 miliardi di euro per mettere in sicurezza l'Italia. Sappiamo tutti che non è vero, i miliardi diventerebbero 36, 48, o 480 e nel frattempo le montagne e noi con loro continuerebbero a venir giù sotto effetto moltiplicatorio.
Sinceramente, stamattina almeno, l'unica immagine che mi si associa con la parola Italia è quella dell'Humpty Dumpty di Carroll.
Humpty Dumpty sul muro sedeva.
Humpty Dumpty dal muro cadeva.
Tutti i cavalli e i soldati del Re,
non riusciranno a rimetterlo in pié.
Mauro Sanna
Sostengono che ci vorranno 6,5 miliardi di euro per il ponte sullo stretto... soldi di privati (dicono). La cifra lievita sui 14 miliardi di euro (andando bene) per un'opera totalmente inutile... frane a Messina... l'autostrada Salerno-Reggio Calabria incompiuta... ma tanto tutti gridano: W il Re... ed io guardo dal mio mondo lo schifo di una realtà che non cambia e che giustifica tutto... eppure anche io sono un servitore dello Stato, ma nessuno lo sa.
RispondiEliminaLa decadenza materiale va a braccetto con la degenerazione morale del paese. Ricorda molto la fine dell'età romana...no?
RispondiEliminaDendesia
chiedo scusa... il primo post è scritto da Leonardo (quello che, ahimè, non sa scrivere come voi)
RispondiEliminaPer Dendesia: la storia si ripete