Chi sperava che la presenza della D’Addario ad Anno zero potesse infliggere un colpo mortale all’immagine di Silvio Berlusconi sarà rimasto deluso. Così come chi sperava di capirne di più della storia delle escort (leggi “prostitute d’alto bordo”, ma comunque prostitute). Perché da trasmissioni come la suddetta, se ne condivida o meno l’impostazione “ideologica”, alla fine non viene fuori nulla che non sia una nauseante sensazione di vuoto e sconcerto, tale è la rissa verbale, la confusione e l’incapacità di presentatore e ospiti di mantenere un barlume di disciplina e rispetto per le idee altrui. Nessun pensiero esposto in maniera compiuta senza essere interrotti, nessun reale contraddittorio. Lo studio televisivo scambiato ora per una piazza da mercato, ora per un’improvvisata e affollata aula di tribunale, che dovrebbe supplire alla contumacia di molti protagonisti. Insomma uno spettacolo vergognoso che nulla aggiunge e nulla toglie al clima di sottocultura in cui il Paese è da tempo precipitato. Sforzandomi di seguire l’intervista alla D’Addario ho cercato almeno di cogliere nel suo sguardo, nell’inflessione della sua voce qualche scampolo di “verità” che non fosse quella raccontata da giornali e tv. Ma il risultato è stato e non poteva essere che deludente, perché la televisione è recita quanto il gioco delle parti che ha portato questa e altre donne nei palazzi del potere. Quel che resta allora è il vecchio interrogativo mai risolto (neanche da Gesù Cristo) sulla dignità della puttana e sulla sua possibile riabilitazione. La domanda incalzante di Belpietro «come si guadagna da vivere?» suonava come un atto d’accusa francamente ingrato, dato che il cuore dell’intera vicenda – come tutti sanno – non sta nelle prestazioni sessuali, pagate o meno, di chicchessia con chicchessia, ma nelle “conseguenze dell’amore” sulla gestione della cosa pubblica. L’impeachment di Bill Clinton è passato per la bocca menzognera del presidente americano, non per quella della Lewinsky. Ma l’America non è l’Italia e l’Italia non è l’America. Qui si confonde in modo subdolo reato (che non c’è, è bene sottolinearlo) e peccato, ma alla fine, ironia della sorte, a pagare sarà la prostituta.
Alessandro Soddu
Quando appena pochi anni fa durante lo sfortunato ultimo governo Prodi, nel bel mezzo di una crisi eterna della sinistra e di una della destra, arrivata alla “comica finale”, con l’attuale capo del governo a consegnare pacchi pasta ai Circoli della Libertà, la discussione politica si incastrò per mesi sui Dico. In pratica sulla capacità dello Stato di riconoscere dignità a chi uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna, condivideva insieme le difficoltà della vita. Così per avere accesso a certi sacrosanti diritti. Nessuno, a parte l’eterna Emma Bonino, a dire che uno fa la sua vita come può, e non come deve, e non in nome del Papa (papi) Re. Si discusse per mesi, e non se ne fece nulla.
RispondiEliminaUn dibattito che è solo servito ad alzare un polverone utile solo a nascondere le difficoltà di una coalizione che non era d’accordo su nulla.
Ora nel bel mezzo di una crisi della sinistra, che sta cercando una guida tra vecchi generali ancora in sella che non vedono più in là del proprio naso. Ma magari in questo gioco al massacro rimane qualcosa di buono (leggi ancora alla voce speranza: una delle virtù teologali). La destra che ha recuperato dal cilindro lo stesso personaggio. Una destra che non ha un futuro e che spera solo che le pillole di Scapagnini reggano ancora per un po’. In tutto questo frastuono, compresa la crisi e qualche terremoto e tzunami sembra che il paese sia interessato a discutere se il capo del Governo è consapevole o no che frequenta delle escort. Il valore della famiglia, instillato da Bagnasco, è sempre utile per conquistare gli appoggi giusti.
Ma che dire di tutto questo… chi se ne frega!
Non ci interessa assolutamente scoprire se il caro premier si agevoli della compagnia delle donne per il suo carisma, la sua bellezza, il suo denaro e se queste lo fanno per soldi, per la carriera (magari Veronica è gelosa del fatto che a Lei non è stato offerto nessun seggio: Silvio ecco la soluzione fai come la maggior parte del leader della sinistra portala in Parlamento) Magari queste donne lo fanno solo per far piacere a Dio.
Ma a noi che ci interessa?
Ci interessa parlare se questo Sistema Stato sia migliorato, se la scuola insegna qualcosa, se la qualità della vita è migliorata o se la corruzione sia scomparsa, o se la malavita organizzata ancora guida e influenza le scelte di questo paese.
Ma mi sa che è rimasto ancora tutto così.
Il paese va a puttane, come la sua guida. Anzi ci va ancora di più mentre la nave affonda.
Che l’attuale premier sia un corruttore di donne, manager, finanzieri, giornalsti, preti non è un mistero. Ma tutti, in fondo, vorremo essere come lui: ricco, molto ricco, potente e impunito. Del resto chi non voterebbe chi propone più figa e meno tasse! (ma anche più piselli e meno piatti).
Ditelo a Santoro che ancora non ha capito che Berlusconi è più famoso di lui, anche in fatto di donne.
Franco G.R. Campus
Il signor Belpietro vive grazie ai soldi che gli passa quel puttaniere del suo padrone. Il "libero" giornale diretto dal signor Belpietro esiste grazie ai foraggiamenti del capo del governo.
RispondiEliminaIl signor Belpietro è più bravo a prostituirsi di qualunque escort.
Aquarius