martedì 6 ottobre 2009

Satira. Capitan Farloc

1. Ritto sul ponte di comando del suo vascello d’assalto, Farloc, il pirata nero, scruta con impazienza lo spazio davanti a sé alla ricerca di una preda.
Perché ama conquistare, lui. Possiede ingenti ricchezze, ma non ha mai usato il denaro per possedere qualcuno o qualcosa, lui, uomini, donne o potere che fossero. Comprare, non è necessario per il conquistatore dal fascino maledetto e implacabile!
Scruta e freme… Poi d’improvviso la scorge. La nave è grande, ricca, potente oltre ogni immaginazione… È quella che sogna da sempre, quella che ha inseguito per lunghi anni, quella che gli era sfuggita per le incursioni di un capitano di lungo corso della vecchia scuola. Ma il corsaro imbattibile, vittima di ammutinamento, ormai non c’è più e la preda è di nuovo alla portata. Se la catturasse, sarebbe un colpo senza precedenti, il bottino più grande di tutti i tempi, la chiave per l’apoteosi.
Chi mai potrebbe impedirgli, ora, di raggiungere la meta?

2. Un altro come il comandante Mucillaggine, per caso? Era partito con la sua ammiraglia, insieme ad una nave alleata e ad una collegata, per dare battaglia a Farloc e agli ammutinati, i quali, a conferma del fatto che non ha bisogno, lui, di comprare qualcuno col denaro, si erano gettati ai piedi del pirata con tanto di lingue fluttuanti, perché li prendesse con sé anche come semplice ciurma.
Mucillaggine ostentava sicurezza, ma barava, perché vantava più armi di quante ne avesse davvero. Baro e sleale, voleva vincere da solo e così rapinò la nave collegata, che andò alla deriva. Dopo il naufragio, gli ex-collegati, animati da feroce spirito autolesionistico, fecero a pezzi la loro nave, convinti che a bordo di piccole scialuppe avrebbero trovato presto un approdo sicuro: stanno ancora vagando senza meta.
A Mucillaggine però non andò meglio. Mentre l’alleato si disimpegnò bene, l’ammiraglia, fiacca come il comandante, affondò quasi senza combattere. Mucillaggine non riconobbe di essere stato un comandante inetto e chiese una nuova ammiraglia, ma quando si presentò davanti alla cabina di comando lo fermò un segnale luminoso: – Keep Out! -, che in italiano aulico significa: - Fuori dalle palle! -.
Per non subire l’onta del degradamento, Mucillaggine porse le dimissioni. Trascorso del tempo, sperando che la sua débacle fosse stata dimenticata, prese a farsi rivedere in occasioni politico-mondane, deciso a ricandidarsi per l’alto incarico: - Keep Out!! -.
Consapevole di non essere gradito, ha provato allora a tornare in auge spingendo avanti un suo favorito, che però era stato assunto come semplice pilota traghettatore…
- Keep Out!!! -.

3. Farloc prepara l’arrembaggio: – L’ora delle decisioni irrevocabili è giunta! -.
Il suo vascello punta veloce verso la grande nave, ma quella non sembra intenzionata ad arrendersi. Le sue vele restano issate, le sue antenne non si abbassano e il suo SOS continua a ripetere, forte e chiaro, che Farloc vuole toglierle la libertà di movimento e rinchiuderla nel canale a senso unico dentro cui galleggiano in fila indiana tutti i vascelli del pirata.
- Spezzeremo le reni ai farabutti! -. Farloc si lancia in avanti per ghermire il timone della grande nave. Nel suo braccio acciaio c’è, ma l’aggancio non riesce, la distanza è troppa. Gli servirebbe una protesi per prolungare l’arto uncinato. Non ha difficoltà a trovarne subito una. La portano, la applicano. Ora ne ha due.
Con quell’altra, raccontano, riesce a fare cose strabilianti, del tipo: essere molto affettuoso.
Il pirata tenta il secondo assalto, ma giunto a bordo della grande nave si rende conto che i marinai, lì, sono molti di più dei suoi. Contro ordine e ritorno precipitoso sul vascello.
La pirataglia adesso è scompaginata, il vascello è ingovernabile. La grande nave può mettere in atto una manovra evasiva, speronando il battello assalitore e guadagnando la via di fuga. Anche per questa volta è salva.
Sul vascello alla deriva regna la confusione. Lo speronamento ha provocato molti danni e il capitano sembra scomparso. Si teme che possa essere caduto fuori bordo, e questo lo metterebbe in soppraffini casini, ma al termine di lunghe ricerche lo ritrovano laggiù, in fondo alla stiva, appoggiato ad alcune casse rovesciate, semi-sepolto sotto una montagna di pilloline azzurre.

Francesco Obinu

1 commento:

  1. Ho amato Sandokan più di ogni altro eroe. Pagherei per vedere un'ultima puntata in cui taglia di netto la testa a capitan Farloc.

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