sabato 11 luglio 2009

Società. Piùchegiapponesi



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Alessandro Soddu

2 commenti:

  1. 12 luglio 1982.
    Nella sera di un’estate caldissima l’Italia diventava Campione del mondo di calcio nello stadio Santiago Bernabéu. Chi come me, quarantenne ricorda quella notte e quelle immagini dello stadio ripreso dall’alto. Lo sfondo tra il blu e il nero, l’erba verde un po’ sfumata, gli spalti gremiti dove ogni tanto si accendeva una stellina bianca. Erano i flash delle macchine fotografiche, montati su apparecchi che fissavano l’immagine su una pellicola, da sviluppare e poi stampare. Poche stelle che si accendevano in modo continuo.

    9 luglio 2006
    “il cielo sopra Berlino si tinge di azzurro” era l’urlo di Marco Civoli mentre sugli spalti i bagliori dei flash impazzivano. L’Italia è ancora campione del mondo. Sugli spalti tutti erano dotati di macchine digitali e tutti immortalavano. L’effetto era stupefacente. Scatta, scatta, dai anche se è rovinata, anche se non capisco nulla di fotografia, di inquadratura, anche se inquadro il palo della luce che “impalla” l’immagine, o solo la testa del vicino.
    Ci sono, quindi scatto.

    La tecnologia digitale è una grande cosa, è di tutti, è di facile presa ed esecuzione, ma di vere foto ne rimangono poche, nessuna.
    Facce, particolari di orecchi, di nasi, di denti, di culi, che nessuno, nessuno vorrebbe mai avere nel suo album di ricordi. Brutti erano, brutti rimangono, brutti rimarranno anche in digitale.

    La differenza sta ancora tra quelli che ricercano un immagine, un’emozione che prima si forma nella loro testa e poi viene tradotta in un’inquadratura. Non è un caso che le macchine digitali più diffuse non hanno l’otturatore, cioè quel buco che serve a mirare (a che serve?) un contrasto, una nitidezza o una sfocatura particolare, una luce.

    Gli altri, come i fumatori incalliti, scattano scattano con spirito bulimico sempre le stesse facce, le espressioni vuote di amici, di fidanzate annoiate, di bambini che giocano, di cani che cagano… e alla fine per noia fotografano anche le dita del proprio piede, ma anche quelle del vicino che dorme, tanto non costa nulla.
    A parte i dischi del computer pieni di Jpg che richiedono nuovi dischi più potenti, su computer sempre più potenti ….
    Per serate noiose passate a vedere le immagini vuote.

    Franco G.R. Campus

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  2. 9 luglio 2006 campioni del mondo. Bravissimi! Che figura grama, sicuramente da non fotografare. Meno male che Treseguez ha fatto una cazzata (fotografata)e ci hanno regalato il titolo.
    Dal 9 luglio 2006 quando vedo il calcio mi scendono le lacrime dall'emozione del ricordo.
    Campioni!
    Bla!!!!!!!

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