giovedì 9 luglio 2009

Società. Fenomenologia di Marco Carta

Carlo Rossetti, L’irresistibile ascesa di Marco Carta, in «Il Mulino», 3/2009, pp. 517-524, brani scelti dalle pp. 520-521

Il capolavoro di Mediaset è l’ascesa di Marco Carta, il cantante, vincitore del Festival di Sanremo […]. La vittoria di Carta incorona un iter meraviglioso, mitico, della trasformazione dell’esistenza e dell’ascesa alla gloria suprema. La vittoria di Sanremo apre tutte le porte delle manifestazioni canore, della stampa, dei canali locali e nazionali. Carta diventa un messaggero, un angelo del miracolo Mediaset che giunge a tutta l’Italia. […]. Marco Carta è il capolavoro politico di Mediaset. È giovanissimo e orfano. Lavorava come garzone di un parrucchiere per signore. Un’attività connessa direttamente al mondo dell’apparenza e dei media. Proviene dalla Sardegna, provincia lontana e derelitta. Ha studi modesti. Ma ha le physique du rôle. È minuto, col volto scavato, esile. L’origine è importante per intessere la narrazione, l’ascesa dal nulla, dalla solitudine dell’orfano senza affetti, a vincitore di Amici. Il «miracolato» è malleabile. Aspetto decisivo per modellare il personaggio. Sempre deferente e supino, devotissimo al bene che riceve, prono davanti a Maria. […]. In Amici si svolge una polemica dura e costante, farsesca e plebea tra i singoli concorrenti e la «commissione dei professori» che dà il giudizio e il punteggio. La commissione è irrisa, il giudizio professionale deliberatamente offeso. Maria De Filippi si assegna il ruolo del difensore dei ragazzi. Con atteggiamenti aperti e allusivi, parteggia per i concorrenti. Si pone vicina a loro, di fronte alla Commissione e la contesta. Il messaggio al pubblico è diretto e ricco di implicazioni. Mediaset non ammette i formalismi del giudizio. Non tollera la distanza critica che si pone sempre tra il giudice e l’oggetto del giudizio. Mediaset è «rivoluzionaria». […]. Le luci sono tutte puntate su Carta. Il giuoco non coinvolge il menestrello isolano. Amici è un rituale di gruppo, con due squadre numerose, sempre sulla scena. Mediaset non cura solo il singolo e il suo destino. È un attore collettivo. Muove i giovani di valore. Li innalza alla «meta». Amici è, indirettamente, il partito dei giovani, nel cuore di Silvio e Maria […].

6 commenti:

  1. Però mi piacerebbe sapere cosa pensi tu, Dies: se voglio leggere Rossetti o "Il Mulino", vado in edicola, in libreria o in biblioteca...

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  2. ... Altrimenti "a cosa serve un blog"?

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  3. Quando le parole altrui sono così chiare non vale la pena aggiungere altro. Rossetti non è certamente originale e talvolta è sovrabbondante, ma la "storia di Carta" quella è e, a margine, la visione della Sardegna induce a riflettere. Ma grazie come sempre per il pungolo.

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  4. ...Eh-eh-eh-eh!

    Aquarius

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  5. Estate è tempo di leggerezza…
    Il 21 giugno, da secoli, dopo il solstizio inizia l’estate.
    Insieme alle scuole già chiuse, al caldo e alle sere d’estate si deve parlare di cose leggere.
    Il caldo non permette di fermare la mente a cose impegnative.
    La stessa televisione, o meglio la programmazione televisiva ti dice che è estate. Non solo alle previsioni del tempo, ma anche nei programmi, con repliche, collazioni di repliche, programmi di repliche: la sai l’ultima, non è di oggi, ma è la sai l’ultima di alcuni anni fa, ma che importa.

    Nella pubblicità impazzano i formaggi teneri, le insalatissime, il riso che non scuoce, le creme depilatorie, per gambe, ascelle, viso etc. Il corpo è più nudo e quindi deve essere magro e meno peloso. Gli assorbenti non sono quelli dell’inverno, ma quelli che assorbono anche l’odore… e se hai problemi di sfregamento, prova anche la nuova crema così che, a chi è un po’ ciccione e suda troppo lì…. non c’è più problema, un po’ di crema, un controllo alle gomme, e riparti oliato e senza attrito. Come i pensieri… senza attrito. Non c’è, non deve, non può esserci un problema d’estate. Tutto deve fermarsi ( a parte le zanzare che spengono la tua estate)

    Anche se i problemi sono gli stessi, mentre si decide qualcosa sul mondo, sul suo destino all’ennesimo G8 (+6) – G4 (mah), l’importante aver fatto bella figura. Pranzi a posto, letti puliti, e tarme del cibo raccolte, anche quelle in tenda, del resto sono anni che organizzo feste: è il mio mestiere.

    Chiude Porto Torres? Ma è estate magari non se ne accorge nessuno, e poi chi manifesta d’estate?
    A porto Torres, sulla strada per Stintino, c’è un mare bellissimo, sempre se si è depilati…

    La Fenomenologia di Marco Carta…. Non è la Carta de Logu…..

    Franco G.R. Campus

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  6. Franco Campus sei eccezionale! Hai reso l'idea.

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