lunedì 23 marzo 2009

Politica. All’attenzione dell’on. Doppietta


Caro onorevole,
non le nascondo la mia soddisfazione per la sua mancata elezione alla presidenza del Consiglio regionale sardo.
La signora Lombardo mi sembra persona rispettabile, ma chiunque altro (o quasi) avrebbe ricoperto quella carica più degnamente di lei, onorevole.
Lei conosce, o dovrebbe conoscere, i gravi problemi che affliggono la Sardegna. Sa, o dovrebbe sapere, delle migliaia di persone che stanno perdendo il posto di lavoro; delle centinaia di famiglie che dovranno cominciare a contare le monetine in lega di rame per sapere se, una certa settimana, potranno comprare il latte tutti i giorni oppure un giorno sì e un altro no; delle migliaia di persone che, probabilmente, un vero lavoro non lo avranno mai.
Si deve dare per scontato che chi si candida a presiedere l’Assemblea regionale - e comunque a farne parte - conosca in profondità i problemi stringenti dei suoi corregionali. Allora perché quel programma elettorale?
Perché il suo programma elettorale, onorevole, è fatto di brevi e banalissimi punti, il cui contenuto si potrebbe ricavare da qualunque "bignami" del bravo politico provetto?
Perché, poi, non mette in primo piano la necessità di affrontare i problemi veri della Sardegna? Perché dà la precedenza, e grande risalto, alla sua proposta di legge - che diventerà legge, naturalmente - per una nuova regolamentazione della… caccia!?! Ritiene davvero che la salvaguardia della vostra "meravigliosa attività", qualunque limitazione abbia subìto dal cattivissimo orco Soru, stia in cima alle emergenze di questa regione?
Lei pensa di esser degno di sedere sullo scranno più alto delle istituzioni regionali, intendendo la politica come un’opportunità di sviluppo degl’interessi particolari?
Caro onorevole, delle due una: o lei vuol fare politica per interesse privato perché è gretto, o lei è un marziano e dunque non sa che fare politica per interesse privato, qui sulla Terra, è un delitto morale (e in certi casi, quando si mettono le dita nella marmellata, anche penale).
Siccome non credo che lei sia un marziano, devo concludere che lei voglia grettamente fare politica per interesse privato. Non per ficcare le dita nella marmellata, magari, ma per garantirsi un futuro comodo e ben pagato.
Chi presenta ai cittadini un programma politico come il suo, infatti, dimostra immediatamente cos’abbia di mira: la volontà di lavorare alla soluzione dei problemi (che nemmeno vede), forse? No, la volontà di costruire o consolidare un’ampia base elettorale che garantisca, nell’immediato e in futuro, un succoso seggio istituzionale. E quante “doppiette” ci sono (troppe), su quest’isola grande e semi-spopolata! Quante schioppettate a salutare il suo immeritato successo e a garantirle il futuro balzo dalla Regione al Parlamento!
Caro onorevole, lei è abbastanza giovane, eppure incarna alla perfezione, come tanti vecchi della “Prima Repubblica”, il tipo del politico utilissimo a sé stesso e ai suoi clientes, ma del tutto inutile e anche dannoso alla comunità dei cittadini.
Sardi, Italiani: sveglia!! Finché si darà credito a persone come l’onorevole Doppietta, il nostro sistema politico continuerà a trascinarsi dietro la pesante zavorra che frena o annulla gli sforzi riformatori e progressisti, che le forze sane e oneste provano a produrre nell’interesse di tutti.

Francesco Obinu

8 commenti:

  1. Ah, la caccia, un tempo nobile attività o ancor prima necessaria arte della sopravvivenza. Auspichiamo un safari in terra di Barbagia con il Presidente, con tanto di finale proverbiale: die mala oe...

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  2. Tutto ciò è quantomeno singolare.
    Il sig. Obinu attacca quest'altro signore, tale on. Artizzu, sconosciuto ai più. Ma, chi sarebbe il sig. Obinu e chi sarebbe questo onorevole Artizzu?
    Quali compiti ha , attualmente? Che cosa si è prefisso per la vostra regione? Che cos'ha promesso alle doppiette?
    Non abbiamo nulla di personale contro il sig. Obinu o contro il neo-onorevole doppiettaro in questione, ma non si comprende come una diatriba privata si sia accesa, proprio su un veicolo qual'è il web che poco o nulla lascia allo spazio privato.
    Insomma l'onorevole è ( o, sarà) il salvatore della patria oppure no? Quali le tesi pro e contro? Se non erro ( ho trovato alcune informazioni su internet) proviene da un ex partito ora non più in attività, alleanza nazionale, diretto da una persona decisa nelle sua scelte ed affezionata alle sue radici di nascita(tanto che le ha tagliate).
    Ci spieghi meglio , sig. Obinu.
    Ossequi.
    Un lettore

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  3. Il sig. Obinu è un libero ed onesto cittadino che esprime liberamente il suo sdegno per un modo di intendere la politica quantomeno offensivo. O bisogna essere per forza presidenti di qualcosa o avere un qualche titolo o magari nascondersi dietro l'anonimato per avere il diritto di indignarsi e protestare, sig. Anonimo?
    Per il resto ha ragione lei, tale on. Artizzu non può certo essere il salvatore della patria: soltanto, gli si chiede di non prendere in giro i cittadini, ai quali si è presentato per chiedere l'elezione all'Assemblea Regionale. Dunque, come forse ora riuscirà ad apprezzare, non si tratta per nulla di una "diatriba privata" fra il sig. Obinu e il sig. Artizzu.
    Alleanza Nazionale? PDL? PD? Non importa! L'on. Doppietta è un simbolo, il simbolo di una politica vecchia e corrotta e trasversale ai partiti, che deve finire; e siamo noi elettori che dobbiamo farla finire.
    Così mi sono spiegato meglio, sig. Anonimo?
    PS: non sono per gli ossequi: si usavano molto quando le radici di AN affondavano in un terreno profondamente nero!

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  4. Cari redattori di DIES,
    avrete notato un filo di ironia nella lettera postata nei confronti del sig. Obinu, o no?
    Il sig Obinu ha tutto il diritto di esprimere il suo parere contrario all'onorevole in questione (che si chiami Artizzu, Pinco o Pallino, ha poco senso, comunque, visti i bassi livelli nei quali naviga la politica oggi). Se avete fatto caso, avendo preso alcune informazioni, ho scritto che il sig Doppietta (non me ne vogliano i cacciatori, perchè non è a loro che rivolsi lo strale) faceva parte di un ex partito (AN) del quale, il capo era così innamorato da svenderlo, assieme ai gagliardetti e ai ricordi ammuffiti, preferendo una profumata poltrona a Montecitorio. Se chiedevo spiegazioni al Sig. Obinu è solo per il fatto che, condividendo parte di quanto da voi affermato, volevo comprendere, da cittadino libero, quali sono le motivazioni che hanno spinto il signore in questione a scrivere delle cose così forti. Ma questo solo per un motivo. La politica è arrivata i minimi storici e proprio l’altro giorno ho potuto riflettere su questo particolare, perché un signore, dall’alto di un pulpito diceva di avere il gradimento del 43% degli italiani. Ciò vuol dire che il signore in questione (e i suoi amici) non hanno il gradimento del restante 57%. Avrei voluto sentire il sig. Obinu perché sono uno di quei cittadini che vanno a votare con la disperazione nella mente, giacché i signori politici di destra e sinistra attualmente in parlamento, ci hanno privato della possibilità di esprimere il voto di preferenza per il nostro candidato di fiducia (qualunque esso fosse – non posso dire “sia” perché non lo è più…) e vogliono applicare questa pratica antidemocratica anche alle elezioni europee ed in seguito alle regionali. Siccome c’è un “allarme democrazia” e molti fingono di dormire, la mia provocazione al signor Obinu era in tal senso. Che poi il sig Doppietta abbia ottenuto diecimila voti o giù di lì, a me non importa nulla, quanto invece sarebbe importante conoscere da quali enti, associazioni, comunità, logge ha avuto i voti. Nessuno si è posto la domanda che in quel consiglio è stato eletto Felicetto Contu ed in contemporanea la figlia di Armandino Corona. Sarà pur vero che i trascorsi non sono attuali e risalgono al 1861, a Mazzini, Garibaldi, al Re, però i risvolti inquietanti si proiettano fino ad oggi e se credevamo di aver smesso di sentir parlare di logge, ci sbagliavamo tutti. Meditiamo gente, meditiamo. I simboli della politica corrotta, e non solo di quella, ci tengono in ostaggio, a destra ed a sinistra e noi siamo in mezzo, mentre quelli banchettano allegramente ed occupano le Camere, simboli alti della democrazia Repubblicana voluta dai padri Costituenti nel’48. Se dite che siamo noi che dobbiamo fare finire questa politica trasversale e corrotta, sono con voi, ma non sarà un’impresa facile, credo. Comunque si è spiegato bene e la ringrazio, anche per avermi dato l’opportunità di ribattere, sebbene si sia scoperto che la pensiamo allo stesso modo e siamo entrambi delusi e demotivati. Nemmeno io sono per gli ossequi, ma non volevo sembrare scortese. Piuttosto chi è AN? Non lo conosco (né mi interessa conoscerlo, visti gli ultimi risvolti).
    Cordialità
    Anonimo non apolitico

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  5. ...Sinceramente rimango senza parole nel leggere certi scritti.
    Tanti problemi attanagliano la Sardegna; Problemi economici, sociali etc. etc. e sono certo che l'On. "doppietta" (cosi chiamato dal sig.Francesco) sarà in grado di collaborare più che attivamente per far si che la situazione migliori.
    Personalmente Sono sicurissimo che la caccia possa contribuire attivamente al superamento della crisi economica che attanaglia l'isola.
    Il movimento , anzi l'indotto che 44.000 cacciatori producono[ Cani ( mangimi, veterinai, etc etc) spotamenti( mezzi, rifornimenti, soste nelle varie areee di servizio etc etc) munizioni (armieri ) abbigliamento etc etc] non può essere considerato un dato per nulla marginale.
    Se poi consideriamo l'importanza culturale e sociale che ricopre la "passione caccia" senza considerare il briciolo di dignita e rispetto che l'approvazione della legge restituirebbe ai cacciatori sardi,penso che non ci siano parole per sottolineare il piu che positivo operato condotto dall'On "doppietta" sino ad oggi....

    Emanuele Farneti
    www.cacciaepescainsardegna.it

    p.s
    Buon lavoro onorevole! continui cosi

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  6. Felice di trovarla d'accordo con me, Anonimo non apolitico e, creda, nessun risentimento da parte mia (e nemmeno dal resto di Dies!)
    Felice anche di aver ospitato il parere, diverso, del sig. Emanuele (...e non mi pare che sia rimasto senza parole!)
    Che il dibattito continui, dunque, ne abbiamo bisogno. Credo che il rapporto tra cittadini e partiti sia giunto ad un livello infimo, ancor più basso di quello manifestatosi durante la tempesta dei primi anni novanta.

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  7. Spett.le Redazione.
    Ho letto la lettera del sig. Obinu ed i commenti del signore Anonimo e del sig. Farneti.
    Condivido ciò che dice il sig Obinu quando parla della malapolitica, ma non posso condividere il fatto che lui se la prenda con un onorevole soltanto perchè egli è a favore dei cacciatori. La caccia fa parte di tutte le attività legate alla società e, comunque, piaccia o non piaccia, produce un indotto di svariati milioni di euro. Se il signor doppietta in questione riuscirà a decongestionare il "mercato" pur partendo dalla caccia, numerose persone glie ne saranno grate. Che poi il signore in questione faccia parte o meno di una casta, non sta a me giudicare e, da ciò che leggo, il sig. Obinu (al quale va comunque la mia solidarietà) è più informato di me. Per quanto riguarda il signor Anonimo, ritengo che la sua disamina sull'attuale situazione politica sia severa ma giusta. Ci sono troppi arrivisti e troppi incapaci, al giorno d'oggi e la vecchia classe politica non è stata in grado di generare una buona sottoclasse sostitutiva. Ciò che invece hanno fatto i politici è stato il giochetto di eliminare i voti di preferenza così da autoreferenziarsi e decidere a tavolino chi potrebbero essere i successori. Dies, inoltre aggiunge una cosa importantissima. E' vero, il dibattito politico ( e la classe politica stessa) non sono mai stati ad un livello così infimo. Gli anni novanta non sono serviti a nulla, se non a portare al potere degli incompetenti. Se Craxi è stato tacciato come un arrivista disonesto, Fini (che era tra i sostenitori del linciaggio mediatico e di quelli che tiravano le monetine) ora siede su uno degli scranni più alti e a confronto con il Bettino nazionale, non è che un nano. Se Frattini passa per un politico di classe, Spadolini che cos'era? Un moderno Cicerone, un gigante della politica, rispetto a quella pulce! Se Bersani è stimato come politico, che cosa dire di Amintore Fanfani, Aldo Moro o Longo? Erano dei Giganti della montagna, a confronto. Se Veltroni è un valido capopartito, Berlinguer o Togliatti erano alti come il Monte Bianco... Non voglio parlare male delle donne ma se si ritengono politiche la Brambilla, la Garfagna, la Prestigiacomo, la Bindi, che cosa sarebbero oggi Nilde Jotti o Tina Anselmi? In merito al signor Farneti, leggo che è un sostenitore del consigliere in questione ed è proprietario di un sito di caccia (nel quale si pubblicizzano le “opere “ dell’onorevole doppietta )
    http://www.ignazioartizzu.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58&Itemid=55
    Tutto ciò è legittimo, così come lo è il suo diritto di tifare per chi ritiene all’altezza di un miglioramento delle leggi sulla caccia (sebbene, assieme alle doppiette, ci siano tante altre cose di competenza politica e in una regione così in crisi come la Sardegna, il lavoro degli onorevoli dovrebbe svilupparsi a 360 gradi, cioè in tutte le direzioni). Mi auguro che al termine di questa sofferta tornata elettorale i sardi non si ritrovino nella misera condizione di esser stati turlupinati per l’ennesima volta.
    Se poi, entro il prossimo quinquennio, i sardi avessero la sorpresa di vedere una regione che progredisce, ciò sarebbe molto bello, perché, in caso di ulteriori delusioni la gente potrebbe non mantenere più quella calma proverbiale che l’ha distinta negli ultimi tempi.
    Concludo aggiungendo un commento. Nella sua disamina il signor Anonimo parla di non ben identificate logge e di un eventuale pilotaggio delle elezioni sarde ad opera delle sette massoniche. Mi auguro che il signore di cui sopra abbia preso una svista involontaria, perché se ciò fosse vero ciò sarebbe di una gravità inaudita.
    Ringrazio il sito Dies per l’ospitalità e per avermi offerto la possibilità di esprimere il mio parere.
    Buona Giornata
    Un elettore.

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  8. .....Si potrebbero fare due conti...
    Anzi in verità uno solo, in Sardegna ci sono circa 44.000 cacciatori, che se riuniti in lobby dovrebbero portare al loro candidato come minimo 44.000 voti.
    Si sa anche che i cacciatori hanno delle mogli che voterebbero chiunque pur di non vedere i mariti brontolare ciabattando per casa di domenica.
    Quindi se fosse vero che i cacciatori sono una lobby l'onorevole in questione avrebbe preso una tale valanga di voti che avrebbero finito di contarli a ferragosto mentre invece riesce a risicare solo 10.000 voti?
    34.000 doppiette pur avendo a cuore la "nostra meravigliosa passione" (ebbene si, anche la mia) hanno votato per qualcun'altro...
    O la lobby non esiste oppure i suoi affiliati si sono distratti un attimo o era in corso un ammutinamento o... forse i cacciatori sono persone normali che, a meno che non sia tale la crisi da essere costretti ad andare a caccia per procurarci di che vivere, prima di tutto credono sia necessario pensare alla pagnotta?
    Salute a tutti
    Tzilippu

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