venerdì 14 gennaio 2011

Società. Non è un paese per giovani

se i vecchi si volessero ricordare d’essere stati giovani e gli altrui difetti con li lor misurare e li lor con gli altrui, non saria grave (Decameron, g. II, n. VI)


A.S.

9 commenti:

  1. Secondo me alcuni giovani possono farcela: quelli che si allineano in coda ai vecchi.
    Renzi potrà piacere oppure no (e a tanti sta pesantemente sulle nespole), però è uno dei pochi ad aver capito cosa fare per non dare seguito ad altri gelmini, capezzoni, civati e succubi vari.

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  2. Salve o popolo di eroi,
    salve o Patria immortale,
    son rinati i figli tuoi
    con la fede e l'ideale.
    Il valor dei tuoi guerrieri
    la vision dei tuoi pionieri
    la vision dell'Alighieri
    oggi brilla in tutti i cuor.

    Giovinezza, giovinezza,
    primavera di bellezza,
    nella vita nell'asprezza
    il tuo canto squilla e va!
    Per Benito Mussolini
    E per la nostra Patria bella, eja eja alalà.

    Dell'Italia nei confini
    son rifatti gli Italiani,
    li ha rifatti Mussolini
    per la guerra di domani
    Per la gioia del lavoro
    per la pace e per l'alloro
    per la gogna di coloro
    che la Patria rinnegar.

    Giovinezza, giovinezza,
    primavera di bellezza,
    nella vita nell'asprezza
    il tuo canto squilla e va!
    Per Benito Mussolini
    E per la nostra Patria bella, eja eja alalà.

    I poeti e gli artigiani
    i signori e i contadini,
    con orgoglio di Italiani
    giuran fede a Mussolini.
    Non v'è povero quartiere
    che non mandi le sue schiere,
    che non spieghi le bandiere
    del fascismo redentor.

    Giovinezza, giovinezza,
    primavera di bellezza,
    nella vita nell'asprezza
    il tuo canto squilla e va!
    Per Benito Mussolini
    E per la nostra Patria bella, eja eja alalà.

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  3. Spalle al muro,
    Quando gli anni, son fucili contro,
    Qualche piega, sulla pelle tua,
    I pensieri tolgono, il posto alle parole,
    Sguardi bassi alla paura, di ritrovarsi soli.
    E la curva dei tuoi giorni, non è più in salita,
    Scendi piano, dai ricordi in giù,
    Lasceranno che i tuoi passi, sembrino più lenti,
    Disperatamente al margine, di tutte le correnti.
    Vecchio,
    Diranno che sei vecchio,
    Con tutta quella forza che c'è in te,
    Vecchio
    Quando non è finita, hai ancora tanta vita,
    E l'anima la grida e tu lo sai che c'è.
    Ma se Vecchio,
    Ti chiameranno vecchio,
    E tutta la tua rabbia viene su,
    Vecchio, si,
    Con quello che hai da dire,
    Ma vali quattro lire, dovresti già morire,
    Tempo non c'è ne più,
    Non te ne danno più …!
    E ogni male fa più male,
    Tu risparmia il fiato,
    Prendi presto, tutto quel che vuoi,
    E faranno in modo, che il tuo viso, sembri stanco,
    Inesorabilmente più appannato, per ogni pelo bianco.
    Vecchio.
    Vecchio.
    …………..
    Vecchio…!!!
    Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore,
    Anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu!
    Ma sei vecchio.
    Insulteranno Vecchio
    Con tutto quella smania che sai tu,
    Vecchio, si…
    E sei tagliato fuori,
    Quelle tue convinzioni, le nuove sono migliori,
    Le tue non vanno più,
    Ragione non hai più.
    …………………..
    Vecchio si …
    Con tanto che faresti,
    adesso che potresti non cedi perché esisti,
    perché respiri tu

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  4. # per Francesco Obinu: non era mia intenzione alludere ai vari veterogiovani o neovecchi di Pdl Pd e dintorni.
    # per Mauro Sanna: ricambio la viril giovinezza di benitiana memoria e la marcia funebre di Renato Zero, con "I vecchi" di C. Baglioni

    A.S.

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  5. Un vecchio e un bambino si preser per mano
    e andarono insieme incontro alla sera;
    la polvere rossa si alzava lontano
    e il sole brillava di luce non vera...

    L' immensa pianura sembrava arrivare
    fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
    e tutto d' intorno non c'era nessuno:
    solo il tetro contorno di torri di fumo...

    I due camminavano, il giorno cadeva,
    il vecchio parlava e piano piangeva:
    con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
    seguiva il ricordo di miti passati...

    I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
    non sanno distinguere il vero dai sogni,
    i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
    distinguer nei sogni il falso dal vero...

    E il vecchio diceva, guardando lontano:
    "Immagina questo coperto di grano,
    immagina i frutti e immagina i fiori
    e pensa alle voci e pensa ai colori

    e in questa pianura, fin dove si perde,
    crescevano gli alberi e tutto era verde,
    cadeva la pioggia, segnavano i soli
    il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

    Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
    e gli occhi guardavano cose mai viste
    e poi disse al vecchio con voce sognante:
    "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"
    Francesco+Guccini

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  6. http://www.youtube.com/watch?v=QiPmhKM7XAk

    mi permetto di invitarvi al cliccaggio

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  7. ...Poi aggiungo: il giovanilismo ad ogni costo non è la soluzione ai mali della politica e del Paese. L'aulico Mauro Sanna ci ricordava come il mito della giovinezza al potere sia stato il cavallo di battaglia del fascismo (e, con sfumature diverse, del franchismo e del nazismo).
    Se il giovane è capace, bene; se il giovane è soltanto giovane, allora meglio un vecchio capace. E moralmente irreprensibile. Queste condizioni mancano entrambe nell'attuale capo del governo e in molti uomini della classe dirigente italiana.
    Ecco il vero problema.

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  8. Voglio esprimere ancora meglio il mio punto di vista. Si può non vedere che i problemi che ci affliggono, sociali ed economici, sono sempre innanzitutto problemi politici?
    Chi ha fatto la "riforma" universitaria? Una persona anziana? No, l'ha fatta una giovane donna. Eppure i giovani, studenti e ricercatori, con piena ragione la contestano.
    Il dato anagrafico appare del tutto secondario: se vogliamo che i nostri problemi abbiano soluzioni adeguate, è necessario eleggere una classe dirigente che abbia la capacità di trovare soluzioni adeguate.

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